L’artrodesi vertebrale è una metodica chirurgica che consente di stabilizzare la colonna vertebrale e ridurre dolori e deformità attraverso l’unione di ossa presenti nel tratto lombare della stessa colonna vertebrale. Risulta dunque una tecnica utilizzata per trattare anche l’ernia discale.
L’ernia del disco è un problematica che riguarda la colonna vertebrale ed in particolare quella zona compresa tra due vertebre chiamata disco intervertebrale.
Varie condizioni possono indebolire un disco intervertebrale: il sovrappeso, uno stile di vita sedentario, la guida prolungata di veicoli, le vibrazioni, i lavori ad elevato impegno fisico, soprattutto se comportano abitualmente il sollevamento manuale di carichi pesanti, ecc.
L’ernia discale lombare comporta un dolore acuto localizzato alla regione lombare che andando a comprimere le radici nervose si può irradiare agli arti inferiori, con compromissioni funzionali.
Il dolore si verifica perché l’ernia discale agisce da fattore “irritante” sulla radice nervosa vicina, sia per compressione diretta, sia perché irritata da agenti infiammatori derivanti dalla degradazione delle proteine del disco stesso.
LE POSSIBILI TERAPIE PER CURARE L’ERNIA DEL DISCO
Vari approcci terapeutici possono essere messi in atto per il trattamento di un caso di ernia discale lombare con impegno funzionale. Si può fare un primo approccio farmacologico abbinato ad un percorso di ginnastica posturale, per arrivare ai trattamenti microinvasivi, come gli approcci percutanei, sino all’intervento neurochirurgico vero e proprio.
Nel caso trattato il sig. Tizio, era un paziente già sottoposto ad intervento di erniectomia e artrodesi posteriore L5-S1 con dispositivo interspinoso, il quale a seguito di recidiva, e terapia farmacologia inutile, veniva nuovamente ricoverato e sottoposto ad intervento di “Artrodesi vertebrale anteriore”.
Dopo l’artrodesi vertebrale, nel periodo seguente alle dimissioni, il sig. Tizio notava però l’aggravarsi del dolore lombosacrale associato a febbre e, a seguito di esami del sangue e risonanza magnetica, emergeva una spondilodiscite in corrispondenza della zona trattata chirurgicamente.
COMPLICANZE DELL’INTERVENTO DI ARTRODESI VERTEBRALE
La spondilodiscite è un processo infettivo della colonna vertebrale (sulle infezioni ospedaliere vedi anche qui).
Il sig. Tizio veniva, quindi, nuovamente ricoverato e sottoposto a nuovo intervento di pulizia e rimozione dei mezzi di sintesi introdotti con l’artrodesi vertebrale.
Il sig. Tizio è stato costretto ad un lungo periodo riabilitativo e le invalidità fisiche sono state talmente gravi da esser stato dichiarato invalido civile al 100% dall’Inps.
Il sig. Tizio, a causa dei gravi danni causati dall’infezione scaturita dall’intervento di artrodesi vertebrale, dell’incapacità di camminare senza un tripode e per un limitato periodo di tempo, della perdita della propria capacità lavorativa, ha anche sviluppato una sindrome ansioso-depressiva reattiva.